Nel cuore urbano di Nantes, in un contesto ambientale particolarmente sensibile, si sta realizzando un’infrastruttura strategica per il miglioramento della qualità dell’acqua e la gestione delle acque meteoriche. Il progetto riguarda un nuovo bacino di stoccaggio da 6.500 m³ in località Barbin, promosso dall’Autorità idrica di Nantes Métropole, con progettazione a cura di Egis Nantes e un consorzio esecutivo composto dalle imprese Demathieu Bard, Soletanche Bachy France e OTV.
Per garantire un impatto minimo sull’ambiente urbano e contenere le emissioni acustiche, il cantiere ha visto la messa in opera di tecnologie di perforazione a basso impatto e alto rendimento. Protagoniste assolute: due perforatrici Casagrande C8 XP-2, equipaggiate con centrale elettrica da 200 kW. Una scelta progettuale che ha consentito di azzerare le emissioni dirette durante le lavorazioni, riducendo al contempo i livelli di rumore e garantendo continuità operativa anche in condizioni complesse.
Questo cantiere, già attivo e destinato a diventare un benchmark europeo per la sostenibilità nei lavori di fondazione, sarà al centro dell’approfondimento tecnico in uscita sul prossimo numero della nostra rivista Perforare. Scopriremo nei dettagli la configurazione delle macchine, le scelte tecniche adottate in fase esecutiva e il ruolo giocato da Casagrande nel supporto operativo. Un viaggio nelle fondazioni speciali d’avanguardia in ambito urbano.












