Considerata come la fase cruciale dei lavori – per la complessità dell’intervento e per la tecnica necessaria a garantire l’allargamento e l’aumento di portata da 3,5 a 26 tonnellate, in modo da poter sostenere anche il transito dei bus del trasporto pubblico – quella del consolidamento delle fondazioni nel cantiere del Ponte dell’Industria (il cosiddetto “Ponte di Ferro”), l’opera giubilare da 18 milioni di euro eseguita da Anas, rappresenta il giro di boa di lavorazioni sofisticate che in questi ultimi mesi hanno impegnato tecnici e operai specializzati.
Dopo lo spostamento dei sottoservizi, senza mai interrompere le forniture agli abitanti, è stata avviata la fase preparatoria al jet grouting per consolidare e rendere più forti le strutture già esistenti. Nel caso di Ponte dell’Industria è necessario rafforzare le fondazioni che poggiano sul fondo del Tevere. “Siamo a un nuovo punto di svolta – ha sottolineato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, durante un recente sopralluogo – Il Ponte dell’Industria è un’opera straordinaria che richiede competenze molto diversificate. In questo caso, Anas ha chiamato un pool di ingegneri norvegesi specializzati in questa tecnica di perforazione, per ottenere risultati ottimali e comparare le modalità di intervento”.