Nell’ambito dei lavori TAV Brescia-Verona, sta lavorando alacremente da quasi un mese e mezzo, la TBM EPB “Martina”, impegnata nello scavo della galleria naturale di Lonato (GN02) – a doppia canna a singolo binario – per una lunghezza di 4,75 km per canna, realizzata mediante scavo meccanizzato utilizzando una fresa scudata ad attacco integrale, del tipo a contropressione di terreno al fronte (EPB), in grado di affrontare lo scavo in terreni incoerenti o poco coerenti anche in presenza di falda, con la capacità di adattarsi alla variabilità imposta dal contesto geotecnico lungo il tracciato e all’eterogeneità dei materiali.
Gli elementi prefabbricati in calcestruzzo presentano un’elevata resistenza meccanica e precisione geometrica. La tenuta idraulica del rivestimento è garantita da guarnizioni in gomma montate sul perimetro dei conci e da iniezioni a tergo degli stessi che vanno a intasare lo spazio anulare tra profilo di scavo ed estradosso concio. Tali iniezioni, eseguite in continuo a tergo dello scudo, consentono inoltre di cementare l’anello e contrastare l’innesco di potenziali fenomeni di volume perso in superficie. Nel progetto si è previsto di utilizzare un anello di tipo universale. Mediante la rotazione dell’anello rispetto al proprio asse è possibile sfalsare i giunti longitudinali tra i conci e seguire l’andamento plano-altimetrico del tracciato. I conci verranno assemblati all’interno dello scudo e collegati mediante barre guida e bulloni lungo i giunti longitudinali e i giunti circonferenziali.
La macchina di scavo esegue la spinta per l’avanzamento attraverso una serie di martinetti agenti sui conci montati in precedenza. Queste spinte risultano esattamente definite e controllabili nell’ambito dell’attività di guida dalla macchina di scavo. Le iniezioni, eseguite in continuo a tergo dello scudo, consentono inoltre di cementare l’anello e contrastare l’innesco di potenziali fenomeni di volume perso in superficie. Nel progetto si è previsto di utilizzare un anello di tipo universale. Mediante la rotazione dell’anello rispetto al proprio asse è possibile sfalsare i giunti longitudinali tra i conci e seguire l’andamento plano-altimetrico del tracciato. I conci verranno assemblati all’interno dello scudo e collegati mediante barre guida e bulloni lungo i giunti longitudinali e i giunti circonferenziali. La macchina di scavo esegue la spinta per l’avanzamento attraverso una serie di martinetti agenti sui conci montati in precedenza. Tali spinte risultano esattamente definite e controllabili nell’ambito dell’attività di guida dalla macchina di scavo.
(Tutte le informazioni aggiornate sulla TBM e sul progetto TAV in corso d’opera sono tratte da mobilita.org, a cura di Fabio Nicolosi – foto Seli Overseas).