venerdì, Ottobre 18, 2024

Primo parco offshore italiano, il gruppo Toto salpa con l’eolico

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Al largo del molo polisettoriale del porto di Taranto sono iniziati i lavori per l’insediamento della prima turbina del primo parco eolico offshore in Italia e in tutto il Mediterraneo.

Si chiamerà Beleolico, progettato e realizzato da Renexia, società specializzata nelle grandi infrastrutture innovative per le energie rinnovabili che fa parte del Gruppo Toto, attivo in questo settore in Italia e negli Stati Uniti. Al lavoro per questa installazione c’è la nave specializzata MPI Resolution della compagnia Mpi Offshore (gruppo Van Oord).

L’infrastruttura in costruzione a Taranto prevede un totale di 10 turbine per una capacità complessiva, una volta in fuzione, di 30 Mw. Assicurerà una produzione di energia di oltre 58.000 MWh che sarà in grado di soddisfare le esigenze di 60mila persone. Dal lato ecologico nell’arco della sua vita – prevista in 25 anni, periodo della concessione – consentirà un risparmio di circa 730mila tonnellate di CO2.

L’eolico in mare porta più vantaggi per la potenza superiore del vento del mare rispetto a quello terrestre; ciò lo rende in grado di produrre più energia e di conseguenza di avere una maggiore riduzione di Co2. Risparmia inoltre il suolo fisico evitando trivellazioni, e, nel caso di Beolico, prevede anche vantaggi economici al territorio derivanti dall’impegno del gruppo a utilizzare le imprese locali per la manutenzione specializzata ed il trasporto via mare e via terra ma non solo. Per la componentistica attualmente Renexia si rivolge a importanti player internazionali, ma intende creare una filiera italiana con l’obiettivo di lavorare in futuro con forniture nazionali dando quindi la spinta alla nascita di una manifattura ad hoc.

Fra i progetti in corso di Renexia c’è il Med Wind, un parco eolico offshore floating che sarà collocato nel canale di Sicilia composto da 190 turbine galleggianti la cui produzione annua di energia, stimata in 9TWh, sarà in grado di sostituire tre centrali climalteranti nel 2026, data prevista per la sua entrata in produzione.

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