giovedì, Maggio 2, 2024

Geofondazioni, “genio tecnologico” del palo prefabbricato

Must read

Raddoppio ferroviario Messina-Catania, partita la TBM Igea

Sulla direttrice Palermo-Catania-Messina, proseguono i lavori di potenziamento e ammodernamento ferroviario previsti dal progetto di sviluppo della tratta, rientrante nelle opere strategiche del territorio nazionale....

Epiroc lancia SmartRoc T30 R

Abbiamo conosciuto, nel corso del 2023, il carro da perforazione SmartRoc T25 R di Epiroc. L'abbiamo ammirato allo scorso Geofluid quando, in anteprima, scoprivamo...

Novità in casa Massenza. Una rubrica per raccontare oltre un secolo d’eccellenza

Per un protagonista industriale, raccontarsi attraverso i fatti è la principale e più efficace forma di narrazione. Quando un nome è sinonimo di storia,...

L’acquisizione dati di Seneca per l’idrofresa da record di Soilmec

Un'idrofresa di nuova concezione, in grado di realizzare diaframmi fino a 250 metri di profondità. Il risultato straordinario conseguito da Soilmec grazie al sistema...

A Palesella di Cerea (Vr) è in corso un importante intervento di palificazione per le opere di fondazione di un nuovo magazzino automatizzato, destinato alla logistica dei Supermercati Tosano, tra i maggiori esponenti della specializzazione alimentare in Italia. Il nuovo complesso logistico in corso di realizzazione avrà una superficie complessiva di 4.000 metri quadrati e con un volume di 850.000 metri cubi. Sarà costituito, nella parte tradizionale, da una struttura prefabbricata in calcestruzzo e nella parte automatizzata da scaffalature autoportanti in acciaio. Geofondazioni, unico partner per le fondazioni speciali, ha previsto per le opere dell’intero intervento la posa di 7.500 pali prefabbricati in calcestruzzo armato centrifugato di lunghezza variabile tra i 17 e 19 m, di geometria troncoconica e cilindrica, posti in opera mediante battitura. L’intervento oggi in corso di realizzazione interessa 3.300 pali in c.a.c cilindrici del diametro di 50 cm.

In fase progettuale iniziale, la scelta è ricaduta sul palo prefabbricato in ragione della condizione stratigrafica favorevole (caratterizzata da un’alternanza tra materiali coerenti ed incoerenti e dalla presenza in profondità di un banco di sabbia con elevati valori di resistenza alla punta del penetrometro), e dei considerevoli vantaggi tecnico operativi quali: elevate portate specifiche che nel caso in esame sono risultate superiori a 2.000 kN/palo (questo tipo di risposta può essere attribuita al dislocamento prodotto dal palo durante l’infissione, che dà origine ad addensamento progressivo del terreno migliorandone la prestazione); elevata produttività giornaliera (pari a 500 m/giorno di pali infissi); pulizia di cantiere (data la totale assenza di terreno di risulta e di getti in opera); controllo della prestazione del palo mediante interpretazione (a mezzo delle usuali formule dinamiche, danese e Jambu) dei parametri di infissione quali energia di battitura, caratteristiche meccaniche del palo e “rifiuto” (affondamento/colpo). Questo tipo di indagine permette una verifica continua sul rispetto delle scelte progettuali e offre l’opportunità di ottimizzare le lunghezze in funzione di variabilità stratigrafiche che si possono rilevare nel corso dell’intervento. Il controllo della capacità di portata dei pali può essere eseguito con una maggiore affidabilità impiegando la strumentazione per l’analisi dinamica, attraverso la quale sono elaborati i segnali acquisiti in cantiere di forza impressa dal battipalo e velocità di spostamento del palo, per fornire una stima attendibile della portata limite. Una ulteriore opportunità offerta dall’analisi dinamica applicata al palo prefabbricato è il set-up, pratica in base alla quale l’elaborazione di segnali rilevati in istanti discretizzati all’interno di un intervallo di tempo di 4÷5 giorni, permette di stimare l’evoluzione della capacità di portata nel tempo e di prevedere la risposta di un palo nel lungo periodo (ad esempio 30 giorni, istante nel quale sono normalmente svolte le prove di collaudo). Il risultato di una tale elaborazione, confrontato con prove di carico statiche, ha un’attendibilità del 90% e può risultare utile ad un collaudatore per svincolare in anticipo una palificata e consentire il getto dei plinti; nel corso degli anni il comportamento dei pali è stato oggetto di studi approfonditi, attraverso la perfetta corrispondenza tra i risultati attesi desumibili dall’interpretazione dei parametri di battitura e delle prove di carico di collaudo, e la reale risposta delle strutture eseguite. Tale importante riscontro si è rivelato determinante nel mantenimento di questa tecnologia utilizzata nella realizzazione degli interventi successivi; infine, non si rilevano limiti all’operatività in cantiere, quali interferenze e rischio di occlusione di getti appena eseguiti, e i pali possono essere infissi in sequenza continua nei plinti e nelle platee. È in tal modo possibile procedere per plinti o per aree finite che sono così disponibili per le successive lavorazioni quali scapitozzatura dei pali, armo della struttura e getto del calcestruzzo, che possono essere svolte in continuità.

I pali di Geofondazioni sono prodotti in moderni stabilimenti con calcestruzzi ad alta resistenza (classe C45/55) e sono dotati di marcatura CE secondo quanto previsto dal Regolamento Prodotti da Costruzione (CPR) n. 305/2011. La norma armonizzata di riferimento è la UNI EN 12794 “Prodotti prefabbricati di calcestruzzo. Pali da fondazione”. I vantaggi offerti dalla marcatura riguardano, oltre all’assunzione di un piano di fabbricazione e controllo, l’emissione della Dichiarazione di Prestazione (DoP), documento contenente le caratteristiche meccaniche e di durabilità del prodotto il cui invio al Direttore dei lavori, preliminarmente all’inizio dell’attività, consente di esprimere un giudizio di accettazione del prodotto. Per l’infissione dei pali sono state impiegate mazze idrauliche che costituiscono un’importante evoluzione della tecnologia di posa. Sono azionate da una centralina con ridotte emissioni in atmosfera e, progettate per ridurre al minimo la dissipazione di energia, permettono di modulare l’energia di battitura in funzione del contesto in cui si opera: massima energia in ambienti aperti ove può risultare di interesse aumentare il rendimento produttivo, controllo e modulazione dell’energia quando si opera nei contesti abitativi che impongono un monitoraggio delle vibrazioni. È stato così possibile operare in prossimità di magazzini automatizzati già in funzione.

More articles

Latest article

Raddoppio ferroviario Messina-Catania, partita la TBM Igea

Sulla direttrice Palermo-Catania-Messina, proseguono i lavori di potenziamento e ammodernamento ferroviario previsti dal progetto di sviluppo della tratta, rientrante nelle opere strategiche del territorio nazionale....

Epiroc lancia SmartRoc T30 R

Abbiamo conosciuto, nel corso del 2023, il carro da perforazione SmartRoc T25 R di Epiroc. L'abbiamo ammirato allo scorso Geofluid quando, in anteprima, scoprivamo...

Novità in casa Massenza. Una rubrica per raccontare oltre un secolo d’eccellenza

Per un protagonista industriale, raccontarsi attraverso i fatti è la principale e più efficace forma di narrazione. Quando un nome è sinonimo di storia,...

L’acquisizione dati di Seneca per l’idrofresa da record di Soilmec

Un'idrofresa di nuova concezione, in grado di realizzare diaframmi fino a 250 metri di profondità. Il risultato straordinario conseguito da Soilmec grazie al sistema...

Icop completa il microtunnel di collegamento tra il rigassificatore Snam e il porto di Ravenna

Un microtunnel lungo 1.300 metri scavato sotto il fondale marino collega il nuovo impianto di rigassificazione Snam con il porto di Ravenna. Lo ha...