giovedì, Maggio 2, 2024

Terma, l'”arcobaleno della gravità” trenchless arriva dalla Polonia

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Lo specialista arriva dal freddo, per la precisione dal freddo dell’Est Europa. In Polonia, il gruppo Terma – con il quartiere generale a Danzica dalla sua fondazione, nel 1990 – è attualmente il produttore di riferimento nel settore delle macchine da perforazione trenchless. Si tratta di macchine a spinta pneumatica e moduli soffocavo per fibre ottiche ma la tecnologia sviluppata più di recente con successo in molteplici applicazioni sotterranee riguarda il sistema Gravity Drilling Rig. Si tratta di un dispositivo per la realizzazione di reti fognarie sotterranee con una procedura operativa “a gravità” che comporta la “caduta” dell’attrezzatura di perforazione nel sottosuolo con dinamiche di alta precisione (Nella Figura 1 possiamo vedere uno schema del dispositivo installato nel pozzo fognario).

Figura 1

Il vantaggio unico di questa tecnologia è la possibilità di realizzare reti sotterranee estremamente accurate tra i pozzi fognari esistenti, con una modalità completamente trenchless, senza la necessità di smantellare alcun elemento del pozzo e dell’infrastruttura adiacente al pozzo stesso. (Di seguito, nella Figura 2, è illustrata una tipica applicazione della tecnologia Gravity Drilling).

Figura 2

Il dispositivo viene introdotto nel pozzo di partenza con un tipico diametro nominale DN 600 (come mostrato nella Figura 3). La tecnologia a gravità consente dunque la realizzazione di nuove reti e il risanamento di condotte fognarie esistenti, danneggiate e ostruite.

Figura 3

Le caratteristiche e i vantaggi più importanti della tecnologia di perforazione a gravità si possono elencare in diversi e numerosi punti applicativi. Innanzitutto, la camera di partenza è un pozzo (nuovo o esistente) dal diametro nominale DN 1000, DN 1200 o superiore. I lavori possono essere eseguiti passando dalle tipiche camere fognarie, senza la necessità di alcuna interferenza con gli edifici e con le altre strutture in superficie. Come già dicevamo prima, inpltre, la possibilità conferita dalla tecnologia a gravità di Terma è quella di realizzare le nuove installazioni di rete, partendo da pozzi esistenti senza la necessità di interferire con essi e con l’infrastruttura circostante. La perforatrice, quindi, viene inserita nel pozzo attraverso un tipico diametro DN 600, come già menzionato e l’esecuzione dell’impianto non richiede alcuno scavo (il lavoro inizia e finisce nell’ambito dei pozzi già esistenti) e non vi è alcuna necessità di camere di partenza con il relativo drenaggio. Con la tecnologia a gravità, inoltre, è concessa la prerogativa di montare la macchina in pozzi di qualsiasi forma (anche non standard) e di lavorare dallo scavo utilizzando una camera di partenza mobile oppure degli adattatori. Va rimarcato che si possono eseguire lavorazioni anche da un pozzo di partenza con bassa resistenza meccanica e per l’impresa l’opportunità flessibile è quella di poter lavorare in un pozzo con limiti di spazio angusti, senza la necessità di smantellare le strutture che interferiscono cn l’intervento. Altra facoltà importante della tecnologia a gravità di Terma è quella che conferisce la possibilità di attuare perforazioni a qualsiasi profondità, per una metodologia che permette di realizzare reti con una precisione di insediamento sotterraneo del 2‰ (a seconda del terreno in cui si opera). Sotto il profilo dell’intervento diretto, il mandrino di perforazione può lavorare vicino al fondo e sotto la calotta del pozzo e può realizzarsi anche sotto il livello della falda acquifera. Questa possibilità vale anche per l’intero percorso di perforazione, anche per l’area circostante al pozzo. Con la tecnologia a gravità, inoltre, si può lavorare su terreni compresi nelle classi di perforazione II, III, IV, V (sabbia, ghiaia, argilla e rocce tenere, oppure nella tipologia mediana dei calcari marnosi o di ordine argilloso, delle marne, dei scisti sabbiosi, oppure di macerie e altri ostacoli in cemento).

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