Un microtunnel lungo 1.300 metri scavato sotto il fondale marino collega il nuovo impianto di rigassificazione Snam con il porto di Ravenna. Lo ha realizzato Icop, specialista friulano ormai dal respiro extraeuropeo nelle fondazioni speciali e nel microtunneling, conferendo all’infrastruttura una capacità di trasporto fino al 100% di idrogeno.
“In soli 64 giorni abbiamo concluso i lavori. In anticipo rispetto ai tempi contrattuali previsti, con l’orgoglio di aver rafforzato la nostra collaborazione con partner di rilievo come Snam e Saipem“, dichiara Piero Petrucco, amministratore delegato di Icop. La tecnologia impiegata dall’impresa di Basiliano è quella del microtunnelling, una delle tecnologie trenchless più avanzate che vede Icop come operatore tecnologico primario. A Ravenna, le squadre Icop hanno scavato un pozzo a ridosso della costa, calando in profondità una fresa e realizzando una tubazione in calcestruzzo per la posa della conduttura d’acciaio deputata al trasporto del gas. Il secondo pozzo è stato realizzato in corrispondenza dell’impianto di rigassificazione. La fresa verrà recuperata dallo scavo a giugno, insediata su una piattaforma e condotta fino al porto.
La tecnologia del microtunnelling sviluppata da Icop è stata impiegata di recente anche per l’acquedotto sottostante al parco archeologico di Veio, nel centro di Roma, e – ancora per Acea – sarà impiegata nella realizzazione di sette chilometri di rete del nuovo acquedotto Marcio.