Solscope 2025 si è confermata, anche nell’edizione di quest’anno, una delle vetrine europee più rilevanti per il settore delle perforazioni speciali e dell’ingegneria del sottosuolo. Tra le novità di maggiore interesse tecnico, la nuova MC 2 di Comacchio ha catalizzato l’attenzione di progettisti, imprese di consolidamento e operatori specializzati, grazie a un impianto tecnologico che coniuga dimensioni estremamente contenute con una versatilità applicativa inedita per questa classe di macchine.
Progettata per rispondere alle esigenze operative nei contesti di consolidamento e sottofondazione — settori in cui le condizioni al contorno impongono spesso vincoli spaziali severi e una logistica di cantiere articolata — la MC 2 si distingue per una configurazione compatta che, senza rinunciare alla robustezza strutturale, permette l’accesso e l’impiego anche in spazi ridotti, quali cortili interclusi, sottopassi, cantieri di restauro o siti urbani ad alta densità edilizia.
La macchina si inserisce infatti nella categoria delle perforatrici articolate multifunzione per la microperforazione, con un ingombro longitudinale di 3.000 mm e una larghezza operativa compresa fra 700 e 730 mm, valore che, insieme all’altezza contenuta a 2.155 mm, definisce la sua vocazione ad operare laddove l’accessibilità rappresenta il principale limite tecnico.

Sistema propulsivo modulare e configurazione variabile
Elemento distintivo della MC 2 è la possibilità di selezionare fra un’unità motrice diesel e un motore elettrico, a conferma di un orientamento progettuale che tiene conto delle più stringenti normative ambientali e delle richieste dei cantieri urbani a basse emissioni. Il motore diesel sviluppa una potenza nominale di 33 kW (44 HP), mentre la variante elettrica eroga 30 kW; valori che, in entrambi i casi, risultano coerenti con la filosofia di un impianto leggero ma adeguatamente performante.
Dal punto di vista dell’allestimento operativo, la MC 2 può essere configurata con testa di rotazione o martello idraulico, una flessibilità che amplia lo spettro applicativo dal micropalo al consolidamento di paratie e fondazioni secondarie. La corsa del mast, regolabile tra 1.000 e 2.250 mm, consente un adattamento preciso alla profondità di intervento richiesta e all’altezza utile di lavoro.

Prestazioni di tiro e coppia in rapporto alla classe dimensionale
Nonostante le dimensioni estremamente contenute e il peso operativo compreso tra 2.500 e 3.000 kg, la MC 2 sviluppa una forza di spinta e tiro di 2.500 daN, parametro di rilievo che la posiziona ai vertici della categoria per capacità di avanzamento ed estrazione. La rotazione è supportata da un sistema che fornisce una coppia variabile fra 225 e 430 daNm, con un intervallo di velocità compreso fra 80 e 810 giri/min. Questa versatilità cinetica rende la macchina idonea a gestire con continuità sia perforazioni su substrati coesivi che interventi su terreni sciolti.
La gamma di serraggio è altrettanto ampia, estendendosi da un minimo di 45 mm a un massimo di 160 mm, con interfaccia Morse che facilita l’utilizzo di aste di diametri differenti, un aspetto fondamentale per chi opera su progetti che prevedono frequenti cambi di tecnologia di perforazione.
Controllo digitale e connettività evoluta
Un ulteriore elemento di innovazione è costituito dal sistema di controllo avanzato, che consente la gestione parametrica di tutte le funzioni di lavoro e la diagnostica da remoto. L’interfaccia digitale permette agli operatori di monitorare in tempo reale le prestazioni, verificare lo stato degli organi meccanici e attuare eventuali tarature a distanza, riducendo i tempi di fermo e incrementando l’efficienza di cantiere.
Questo approccio rientra nella strategia di Comacchio di dotare l’intera gamma di perforatrici di una piattaforma di connettività capace di dialogare con i sistemi di fleet management e con i software di modellazione dei progetti geotecnici e di consolidamento. La MC 2, in tal senso, costituisce una soluzione pienamente integrata nei flussi digitali di committenti e general contractor.

Prospettive operative e quadro applicativo
In termini di destinazione d’uso, la nuova MC 2 si rivolge prevalentemente al comparto dei consolidamenti di edifici esistenti, alla realizzazione di micropali per rinforzi di fondazione, alle sottofondazioni in contesti vincolati e a tutte quelle attività che prevedono lavorazioni in ambienti a limitato sviluppo verticale. Il sottocarro in gomma estensibile garantisce un equilibrio ottimale fra capacità di trazione e minimizzazione dei danneggiamenti sulle superfici di transito, aspetto spesso imprescindibile in cantieri urbani e aree soggette a tutela.
Presentata in anteprima presso lo stand Comacchio in collaborazione con Eurofor, distributore di riferimento per il mercato francese, la MC 2 rappresenta una sintesi tra la tradizione costruttiva del costruttore veneto e le esigenze sempre più sofisticate dei contesti operativi europei. La sua introduzione sul mercato conferma la tendenza dei produttori specializzati a sviluppare piattaforme modulari, nelle quali compattezza, potenza e gestione digitale delle performance costituiscono elementi integrati di una medesima strategia di innovazione.
In prospettiva, la MC 2 è destinata a collocarsi come una risorsa preziosa per le imprese che operano nel segmento del consolidamento leggero e della geotecnica applicata al recupero edilizio e al rinforzo infrastrutturale, ambiti in cui le condizioni di lavoro impongono un compromesso continuo tra riduzione degli ingombri, potenza disponibile e precisione operativa.