Possiamo parlare di un tipico esempio di approccio problem solving, grazie a strumenti di perforazione su misura capaci di affrontare le più difficili condizioni di lavoro. Ce lo offre Sip&T, con la disamina puntuale dei lavori di ricostruzione della testata del Molo San Cataldo, I° Sporgente del Porto di Taranto, nell’ambito di un più ampio programma di interventi già avviati che – oltre al rinnovamento e all’adeguamento dell’infrastruttura – consentiranno di implementare la dotazione di banchine pubbliche dello scalo (tutto sul prossimo numero di Perforare).
Il recupero funzionale completo del Molo ha trovato una spinta decisiva nel twister automatico, un sistema direttamente governabile dalla cabina della perforatrice, con tutte le operazioni manuali in altezza finora svolte dal personale del cantiere relegate a un lontano ricordo, con indiscussi vantaggi sia per la sicurezza, che in termini di velocità di preparazione dei tubi da rivestimento e della macchina stessa.
Questo particolare sistema di bloccaggio aumenta la produttività, i vari elementi della colonna rivestimento possono essere montati e smontati più velocemente di quando fatto manualmente. Inoltre, possono essere utilizzati elementi di rivestimento molto lunghi (il collegamento di elementi di rivestimento lunghi non è possibile con l’impiego di una semplice scala, una pala gommata o un’imbracatura di fortuna). Non ultimo, è evidente il risparmio dei costi del personale che può essere impiegato altrove sul sito. Questo sistema di chiusura controllato e gestito a distanza è un esempio d’innovazione tecnica che contribuisce a migliorare la sicurezza e la produttività nelle opere di fondazioni speciali. Settando le trivelle con utensili e tubi rivestimento SIP&T ma soprattutto operando con il twister automatico si è passati dagli iniziali 20-30 cm/h a 210 cm/h: la produzione si è praticamente settuplicata.