Nel cuore dello scalo portuale di Ancona – crocevia di importanti traffici di merci e persone – ha preso ufficialmente il via un intervento strategico di consolidamento e riparazione strutturale della banchina 23, opera promossa dall’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico centrale con l’obiettivo di potenziare l’efficienza intermodale e la capacità operativa del porto commerciale marchigiano.
A eseguire i lavori sarà un raggruppamento temporaneo di imprese composto da Fincantieri Infrastructure Opere Marittime, Fincosit, Impresa Costruzioni Mentucci Aldo ed Eurobuilding, per un importo complessivo pari a 11,85 milioni di euro e una durata contrattuale stimata in 540 giorni.
Programma dei lavori
L’intervento prevede un articolato piano di consolidamento delle strutture a celle della banchina, lunga 265 metri, unitamente alla riqualificazione del piazzale retrostante e alla ripavimentazione per circa 4.000 m². Saranno rimosse e successivamente ricollocate le rotaie di scorrimento delle gru semoventi e i binari ferroviari di banchina, asset cruciale per l’intermodalità ferro-mare, confermata anche dalla presenza di linee ferrate attive fino al ciglio banchina.
Dal punto di vista tecnico, l’opera prevede l’adeguamento strutturale della banchina ai carichi propri delle gru mobili di ultima generazione, con predisposizione per eventuali impianti di sollevamento fissi. Saranno installati nuovi arredi di ormeggio e predisposti gli impianti per una futura elettrificazione, in linea con i protocolli di decarbonizzazione e cold ironing nei porti commerciali.

Una visione strategica per lo scalo marchigiano
L’intervento si inserisce in una visione strategica più ampia che coinvolge anche l’imminente dragaggio del bacino portuale della darsena commerciale – oggetto di bando di gara da 18,7 milioni di euro – e si affianca a una serie di opere già avviate o concluse nello scalo dorico: la rinascita funzionale della banchina 22, la realizzazione della nuova banchina 27, il rifacimento del manto di copertura delle banchine 19-20-21, e il completo rinnovamento della banchina 13, già tornata operativa.
A supporto dell’intervento preparatorio, sono state demolite le gru a portale per container Badoni e Paceco, ormai obsolete, a testimonianza di un cambio di paradigma nell’equipaggiamento tecnico-portuale, orientato a performance più elevate e a standard operativi più moderni.
“Stiamo investendo per un continuo rinnovamento delle infrastrutture portuali – ha dichiarato Vincenzo Garofalo, presidente dell’AdSP del Mare Adriatico Centrale – con l’obiettivo di valorizzare il ruolo strategico del porto di Ancona nel panorama della logistica internazionale, intercettando nuovi flussi marittimi e creando opportunità concrete per la blue economy e per il territorio”.
L’opera si configura come un intervento di consolidamento geotecnico, riqualificazione infrastrutturale e adeguamento funzionale, che riafferma il porto di Ancona come nodo cruciale della rete logistica dell’Adriatico, pronto a raccogliere le sfide del traffico merci contemporaneo. Ricordiamo che quello anconetano è il primo porto italiano per traffico internazionale di passeggeri e veicoli su navi di linea e il primo porto europeo per traffico di traghetti diretti in Grecia.
Anche l’infrastruttura stradale si potenzia
Con un investimento complessivo di circa 150 milioni di euro, Anas ha dato ufficialmente avvio ai lavori per la realizzazione del nuovo collegamento diretto tra la SS16 Adriatica e la via Flaminia, in prossimità del porto di Ancona. L’opera, classificata di interesse strategico nazionale e lunga 2,5 chilometri, prevede un viadotto da 285 metri, due gallerie naturali (rispettivamente da 650 e 470 metri), e una nuova rotatoria in corrispondenza dello svincolo di Torrette. Il tracciato permetterà di alleggerire la viabilità urbana, soprattutto in uscita dallo scalo portuale, riducendo i tempi di percorrenza a soli 3 minuti. I lavori avranno una durata stimata di 3 anni e 7 mesi e rientrano nel piano infrastrutturale di 4,6 miliardi di euro attivato da Anas per la regione Marche.