A battenti chiusi si può dire che la fiera di Monaco è stata un successo. Anche per il settore delle perforazioni e dell’industria estrattiva-mineraria, tra l’altro ampiamente rappresentata da un nutrito contingente di aziende italiane.
Ma andiamo per gradi. Innanzitutto qualche numero della fiera monacense:
3.423 espositori
605.000 metri quadrati di esposizione
536 espositori italiani
580.000 visitatori da oltre 200 Nazioni nel Mondo
Numeri che già parlano da soli. Ma c’è di più. I visitatori registrati sono stati il 9% in più rispetto al 2013: tra i Paesi top 10 di provenienza dei visitatori, insieme alla Germania, ci sono Austria, Svizzera, Francia, Italia, Olanda, UK, Svezia, Russia, Polonia, Repubblica Ceca. In effetti, camminando fra gli stand, oltre al tedesco, le due lingue più sentite sono state proprio l’italiano e lo spagnolo, quest’ultimo però non rappresentato nella top 10 dei paesi dei visitatori a detta dell’ente fiera. In ogni caso il 63% dei visitatori veniva da fuori Germania.
Il Bauma 2016 è stato anche un momento per raccogliere ordini. L’ente fiera lo conferma attraverso le parole dirette degli espositori, quali Stefan Heissler, membro del Board di Liebherr International AG, che ha confermato “come il Bauma sia stato un enorme successo per Liebherr. Abbiamo ricevuto numerosi ordini da tutti i diversi settori nei quali operiamo e in alcuni casi i risultati hanno di molto superato le nostre più rosee aspettative”. Stesso parere lo hanno espresso anche Michael Heidemann, Vice-Chairman del Management Board di Zeppelin, Jürgen e Stefan Wirtgen, Managing Partners di Wirtgen Group e Erwin Schneller, Managing Director di SBM Minerals che ha anche confermato come il settore dell’industria estrattivo-mineraria abbia registrato numeri davvero elevati in termini sia di contatti che di ordini.
Un settore, quello dell’industria estrattivo-mineraria, cui si è affiancato il successo del segmento delle perforazioni, che come abbiamo detto, era più che ben rappresentato da un contingente di Aziende italiane che, pur non avendo le dimensioni delle realtà sopracitate, possono a ben ragione annoverarsi tra i leader del settore, esportando i propri prodotti pressoché in ogni angolo del Globo. Stiamo parlando di aziende come Comacchio, Fraste, Tescar, Massenza e tantissime altre (non ce ne vogliano qui le non citate, che saranno comunque presenti nel post Bauma che pubblicheremo nei prossimi giorni proprio qui su perforare.it).
Possiamo chiudere con uno sguardo al futuro, almeno per il settore che ci interessa in questa sede: sotto il cielo di Monaco si sono viste numerose innovazioni tecnologiche che nei prossimi anni detteranno un po’ le regole nei cantieri. Innovazioni che, come vedremo, sono imperniate su alcuni concetti chiave quali la sicurezza, la massimizzazione delle prestazioni e l’ottimizzazione dei consumi (nuovi motori, ma anche nuovi pneumatici rivisitati per contribuire a ridurre le emissioni e i consumi di carburante), nonché su un minor impatto ambientale.
Queste nuove tecnologie contribuiranno sicuramente all’incremento del settore, previsto in crescita a doppia cifra a livello mondiale, in seguito sia alla realizzazione di grandi infrastrutture che alla crescita dei grandi nuclei urbani.
Nel frattempo l’appuntamento con il Bauma si rinnoverà tra tre anni, dall’8 al 14 aprile 2019, sempre a Monaco di Baviera, ovviamente.