mercoledì, Marzo 12, 2025

Geotermia per rilanciare sulla decarbonizzazione. A Roma il primo Italian Geothermal Forum

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“Sviluppare la geotermia in Italia permetterebbe di raggiungere più facilmente gli obiettivi di decarbonizzazione: se anche solo valorizzassimo il 2% del potenziale presente in tutto il territorio italiano nei primi 5 km di profondità, la geotermia potrebbe contribuire al 10% della produzione elettrica prevista al 2050. La geotermia insomma può rappresentare la chiave di volta necessaria non solo al raggiungimento dei target europei di decarbonizzazione ma anche allo sviluppo complessivo del Paese e a una riduzione delle bollette per famiglie e imprese”.

Si è aperta ieri, martedì 11 marzo, con queste parole del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, la prima edizione dell’Italian Geothermal Forum, l’evento di In Fieri e organizzato da Mirumir, dedicato alla promozione del dibattito sullo stato e sulle prospettive del settore geotermico, in programma oggi e domani presso il Centro Congressi “Auditorium della Tecnica” di Roma.

La manifestazione è realizzata in collaborazione con l’Unione Geotermica Italiana (UGI), l’Associazione Italiana Riscaldamento Urbano (AIRU), il Consiglio Nazionale dei Geologi, la Rete Geotermica e l’Associazione Nazionale Impianti Geotermia Heat Pump (ANIGHP) – sezione di ANIPA – con la partecipazione di numerosi importanti Sponsor.

“Ci aspettiamo molto da queste due giornate – ha dichiarato Paolo Angelini, Amministratore Unico di In Fieri – È stato un lavoro lungo, iniziato due anni e mezzo fa. Mettere insieme tante anime non è mai una cosa semplice, ma devo dire che ce l’abbiamo fatta: esploreremo una materia energetica che ha grandissime prospettive, applicazioni che possono essere individuate anche nel giardino di casa. Si può fare geotermia praticamente ovunque”.

Al centro del dibattito, in particolare, la necessità di una strategia e di una alleanza industriale, con piani chiari a livello europeo e nazionale per supportare lo sviluppo della geotermia, e di una semplificazione dei permessi. Inoltre, è stata sottolineata la necessità di attrarre capitali privati, garantire contratti a lungo termine e mitigare i rischi finanziari.

Infine, per raggiungere gli obiettivi di sicurezza energetica e neutralità climatica al 2050, è fondamentale che l’Italia integri i contributi di tutte le tecnologie pulite disponibili, promuovendo lo sviluppo e l’impiego della fonte geotermica: costante, continua, pulita, disponibile ovunque e a minimo impatto ambientale.

Leggi anche: Italian Geothermal Forum: Roma ospita il primo congresso sulla geotermia per il futuro energetico dell’Italia

“C’è bisogno di avere una strategia a livello europeo per sviluppare la geotermia – ha commentato a margine del suo intervento Philippe Dumas, Segretario Generale EGEC – Abbiamo in Europa già 150 centrali elettriche, 400 reti teleriscaldamento e 2,5 milioni di PaCG ma possiamo fare molto di più. Possiamo triplicare questa capacità nei prossimi anni. Per questo abbiamo bisogno di avere degli obiettivi ma anche un quadro che permetta di raggiungere questi obiettivi: semplificazione della legislazione, avere un miglior quadro finanziario e anche una capacità industriale che permetta di creare posti di lavoro per tutti”.

L’evento si sta svolgendo anche durante la giornata di oggi, 12 marzo. Previsto il contributo del Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. Tra gli interventi anche quelli del Direttore Generale ENEA, Giorgio Graditi, e del Presidente GSE, Paolo Arrigoni, sui piani di sviluppo del settore e sugli incentivi a disposizione.

Continueranno i dibattiti con sessioni plenarie sugli scenari di politica energetica e di mercato, e con sessioni tecniche parallele dedicate alla produzione geotermoelettrica, al teleriscaldamento, alle pompe di calore, al geoscambio, alle CER termiche e ai minerali strategici dalle brine geotermiche.

Per consultare il programma integrale, è possibile cliccare a questo link.

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