giovedì, Novembre 21, 2024

HX10A, IL MINI PRODIGIO HYUNDAI PER LE FONDAZIONI

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Diretta e creata nell’aprile 2008 da Bertrand Wydooghe, la SARL Manufor Fondations è specializzata in opere con micropali, fondazioni, pali corti, puntellamenti e riparazioni in seguito a sinistri. Con i suoi due siti – la sede di Sailly-sur-la-Lys (Pas-de-Calais) e il deposito nel comune di Haubourdin (Nord), la società conta 21 dipendenti e si occupa di una quarantina di cantieri all’anno, “dal cantiere di posa di strumenti per monitorare le crepe, partendo dai 400 euro, fino al cantiere che ammonta a circa 4 milioni di euro, come sul cantiere di Saint- Saulve”, ha spiegato Bertrand Wydooghe. L’impresa ha un fatturato di circa 4 milioni di euro, in costante crescita annuale. “Abbiamo 3 realtà distinte: Manufor Matériels, Manufor Conseils, appena creata, e naturalmente Manufor Fondations. Queste tre aziende ovviamente si completano” ha aggiunto il dirigente, in passato a capo dei lavori di Queyrie (Eiffage) e poi incaricato d’affari in Freyssinnet (Vinci).
L’impresa, che ha il suo raggio d’azione nel nord della Francia, da oltre un anno lavora al cantiere dell’immobile Knibbeler risalente agli anni ’60 del XX secolo, situato a Saint-Saulve. L’immobile conta 58 comproprietari, i quali hanno cominciato ad accorgersi della presenza di crepe comparse nelle parti sopraelevate. Dopo alcune consulenze e perizie, è stato dimostrato che l’edificio stava cedendo lentamente, e che le fondamenta con profondità dai 12 ai 15 m dovevano essere rinforzate, non essendo state tagliate le teste dei pali.
Lavori di rinforzo che l’impresa realizza di frequente, ma questa volta vi era una difficoltà principale legata al cantiere: le dimensioni ridotte del sito. “Inoltre, tutti i piani di esecuzione dell’anno di costruzione dell’immobile erano falsi. Dovevamo trovare 136 pali ed eravamo già a 160 nel momento in cui i lavori erano ben lungi dall’essere finiti. Le linee di 4 pali previste inizialmente si “trasformarono” in linee da 5, 6 e persino 7. Non vi era alcuna simmetria rispetto all’edificio. I piani di alimentazione elettrica, di evacuazione erano altrettanto falsi”, precisa il direttore di Manufor Fondations.
“Lo spazio disponibile per circolare sotto l’edificio era perciò diventato molto ridotto e abbiamo quindi dovuto adattare le nostre attrezzature, in particolare gli escavatori ” ha poi aggiunto. Per la rimozione della terra dalla parte frontale fino all’esterno, l’impresa utilizza un nastro trasportatore e non un caricatore.

Bertrand Wydooghe si è così rivolto alla concessionaria Promatex situata nel nord della Francia per l’acquisto di un miniescavatore di Hyundai Construction Equipment, e la scelta è poi ricaduta sul modello HX10A “Modello che avevo già avuto modo di conoscere presso Matexpo a Courtrai, e che ho ricevuto 15 giorni dopo l’ordinazione”, ricorda Wydooghe . L’impresa possiede anche un 60CR-9 e un modello 17Z-9A di Hyundai Construction Equipment che operano nel cantiere. Ma per questo cantiere e le sue caratteristiche, il miniescavatore HX10A si è dimostrato la macchina ideale. L’ingombro, il peso e il prezzo sono stati i principali criteri di scelta per Bertrand Wydooghe, e il modello HX10A è stata la risposta perfetta. “In più, ha un costo vicino a quello d’una macchina d’occasione, circa 2.000 €” ha sottolineato. “Anche la sua potenza, diversamente da altri modelli con pari tonnellaggio, è molto soddisfacente. Gli operatori ne sono molto soddisfatti” ha dichiarato favorevolmente Bertrand Wydooghe. In questo cantiere, è giustamente il modello HX10A, dotato di bella da 50 l, che più di tutti viene adibito alla pulizia e al carico del nastro trasportatore.
Una soddisfazione condivisa anche da Steve Olivares, dipendente dal 2011 di Manufor Fondations: “Si tratta di un modello molto scattante ma allo stesso tempo flessibile e, per quanto di modeste dimensioni, abbastanza stabile. È molto maneggevole e adatto per passare tra i pali. Passa anche sotto il nastro trasportatore. La posizione delle leve è altrettanto ergonomica e comoda. L’uso della macchina si apprende molto rapidamente. E infine, l’ambiente cabina è confortevole”.
Da ultimo, Bertrand Wydooghe acquisterà di sicuro un altro HX10A presso Promatex, perché “quando saremo verso il retro dell’edificio, bisognerà continuare a caricare il nastro che verrà allungato di conseguenza” ha reso noto. “L’idea è di implementare la gamma, dato che passa davvero dappertutto che sia in altezza (1.436 mm) o in larghezza (730 mm)” ha poi concluso.

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