Il progetto della TAV Torino-Lione, una delle più ambiziose opere infrastrutturali d’Europa, sta prendendo forma con passi decisi e innovativi. L’inizio del nuovo anno ha visto l’apertura di un nuovo cantiere per il tunnel di base del Moncenisio, dopo l’insediamento a Chiomonte del raggruppamento che dovrà realizzare il tratto italiano dell’opera. L’attività frenetica si riflette nei numeri impressionanti del progetto: oltre 35,5 km di scavi compiuti (dati aggiornati a fine gennaio) su un totale di 164 km, con 13 km di tunnel di base già scavati.
A Saint-Julien-Montdenis (lotto CO-08), procede lo scavo sui due fronti del tunnel di base dall’imbocco ovest, con il metodo tradizionale. Il 7 febbraio si è concluso anche lo scavo del secondo ramo di comunicazione tra le due gallerie, a 125 metri dal primo ramo realizzato in ottobre. La sezione transfrontaliera della linea ferroviaria, estesa per 65 km tra Susa/Bussoleno in Piemonte e Saint-Jean-de-Maurienne, rappresenta un legame vitale tra due nazioni. Al cuore di questa connessione si trova il tunnel di base del Moncenisio, lungo 57,5 km e diviso tra territorio italiano e francese. Questo maestoso tunnel, con le sue due canne parallele destinate al transito di treni merci e passeggeri, oltre a 204 by-pass di sicurezza e 4 discenderie, fungerà da colonna portante per il sistema ferroviario transfrontaliero.
I cantieri operano incessantemente sia in Italia che in Francia, con attività di monitoraggio costante (24 ore su 24) per garantire la qualità del territorio e la sicurezza dei lavoratori e dei cittadini. La complessità dell’opera richiede una coordinazione senza soluzione di continuità, con una miriade di parametri ambientali da monitorare e controllare.
Sostenibilità di utilizzo delle risorse
Ma non è solo l’avanzamento fisico dei lavori ad impressionare. Il recente “via libera” al contratto per la gestione e il riutilizzo delle rocce estratte durante lo scavo del tunnel di base del Moncenisio in Italia segna un’altra importante pietra d’angolo di questo progetto. Il Consiglio di Amministrazione di TELT ha difatti dato il benestare all’assegnazione della gara d’appalto del valore di 648,2 milioni di euro al raggruppamento composto dalle imprese piemontesi Cogeis (mandataria), CO.GE.FA., TRA.MA., Cavit, M.S. Plant Technology e la svizzera Hupac Intermodal.
In un’ottica di economia circolare, TELT ha scelto di prevedere un lotto unico italiano funzionale a gestire sia la logistica che la trasformazione dei materiali. In particolare, si stima che venga reimpiegato nell’opera oltre il 50% dei 7 milioni di tonnellate di rocce estratte in territorio italiano nel corso degli scavi per la sezione transfrontaliera. Lo stesso avviene per il lotto francese che è stato affidato in ottobre. Un obiettivo di riutilizzo che potrà arrivare al 60% grazie all’accordo sottoscritto nella Commissione intergovernativa sulla Torino-Lione a nome dei governi italiano e francese. Per la prima volta in Europa, infatti, diventa possibile trasportare e usare oltre i confini nazionali i materiali di scavo riutilizzabili, considerando la sezione transfrontaliera della Torino-Lione come un “cantiere unico”.
Infine, la tecnologia BIM (Building Information Modeling) rivoluziona l’approccio al progetto, garantendo una gestione più efficiente e trasparente delle informazioni in tutte le fasi del ciclo di vita dell’opera. Questa strategia integrata non solo accelera i tempi di costruzione e riduce i costi, ma assicura anche una maggiore affidabilità e sicurezza nel processo di realizzazione.
La TAV Torino-Lione non è solo un progetto infrastrutturale, ma un simbolo di collaborazione transfrontaliera, innovazione tecnologica e impegno per un futuro sostenibile. Con ogni passo avanti, ci avviciniamo sempre di più a una connessione ferroviaria che trasformerà il volto dell’Europa occidentale.
Il progresso dei lavori
A Saint-Martin-la-Porte è terminato il ribasso del terreno della grande caverna tecnica trasversale al piede della discenderia. In prossimità dell’intersezione con il secondo ramo della discenderia, è iniziato lo scavo del ramo di comunicazione n° 22 e sono iniziate, a partire dal fondo della caverna logistica, le prime volate della seconda galleria del tunnel di base su ambedue i fronti a specchio, lato Torino e lato Lione.
Nel frattempo a La Praz, prosegue lo scavo della galleria di connessione alla grande caverna tecnica trasversale del sito di sicurezza.
Sulla piattaforma di Avrieux è in corso lo scavo del terzo dei quattro pozzi di ventilazione del tunnel di base, cunicoli verticali profondi 500 metri. Al piede della discenderia di Villarodin-Bourget/Modane, sono invece terminate tutte le gallerie previste e le caverne di montaggio delle due frese “a gripper”.
All’esterno sul cantiere della circonvallazione di Modane si è concluso l’8 febbraio lo scavo dei 192 metri di galleria stradale all’imbocco della Valle.
In Italia a Chiomonte il nuovo raggruppamento per lo scavo del tunnel di base sta allestendo il cantiere. All’aperto sono in corso i lavori per il nuovo svincolo autostradale di cantiere, gestito dalla concessionaria autostradale Sitaf: è in corso la realizzazione della galleria artificiale lungo la strada per Giaglione mentre continuano le attività per le fondazioni del nuovo svincolo.
Infine a San Didero prosegue la realizzazione, gestita da Sitaf, del nuovo autoporto a servizio della Valle: è in fase di ultimazione il prolungamento dei sottopassi esistenti e si sta avviando l’ampliamento del rilevato autostradale funzionale alla realizzazione delle corsie di ingresso e uscita dall’autostrada. Prosegue la realizzazione dei sottoservizi (smaltimento acque ed impiantistici) nonché delle sottofondazioni dei cavalcavia.