Un pendolo sulla torre Asinelli. Si tratta della prinicpale novità che proviene dal comitato scientifico nominato dal Comune di Bologna nel 2019, sullo stato di stabilità e conservazione delle Due Torri.
Il comitato, che si occupa di valutare i dati acquisiti dai monitoraggi costanti che vengono eseguiti dagli anni Novanta, si è sempre concentrato in particolare sulla Torre Garisenda, quella storicamente più a rischio. Ma ora anche la torre Asinelli entra nel computo. Proprio sulla base delle ultime analisi fatte, il 5 agosto scorso il comitato si è espresso a favore di “ulteriori indagini e studi sulle fondazioni delle Torri e sugli spostamenti indotti alla Torre degli Asinelli dalle sollecitazioni provenienti dal terreno”. Per questo il Comune, come si legge in un atto approvato lunedì dal servizio Manutenzione di Palazzo D’Accursio, ha deciso di attivare “un servizio di monitoraggio per il rilievo degli spostamenti verticali del basamento della Torre Garisenda e l’installazione del pendolo nella Torre degli Asinelli”.
Nel dettaglio, sulla Garisenda saranno installate quattro termo-sonde e quattro estensimetri in corrispondenza degli spigoli esterni del basamento, che sono ad oggi oggetto di lavori di “consolidamento urgente e temporaneo”. Gli strumenti saranno collegati a un’apparecchiatura per acquisire i dati, sempre da installare all’interno della torre, e serviranno appunto per rilevare eventuali spostamenti verticali della Garisenda.
Allo stesso tempo, all’interno di tutta la torre Asinelli sarà effettuato un rilievo con laser scanner, necessario a progettare e poi installare il pendolo per monitorare la stabilità della struttura. Saranno previste anche delle soglie d’allarme e sarà installata una termosonda per la misura della temperatura esterna.