Il gruppo Trevi ha recentemente portato a termine con successo i lavori di fondazione per la realizzazione dell’Arena Santa Giulia, struttura polifunzionale che ospiterà le competizioni di hockey su ghiaccio maschile durante le Olimpiadi invernali di Milano e Cortina previste per il 2026.
I lavori principali hanno incluso la realizzazione di 883 pali, impiegando la tecnologia CFA. Di questi, 340 hanno un diametro di 1000 mm, mentre i restanti 543 sono stati realizzati con un diametro di 1200 mm. Il terreno si presentava acquitrinoso, condizione che ha richiesto la realizzazione di scavi sottofalda costanti.
La sostenibilità è sempre una priorità per Trevi. Nel cantiere di Santa Giulia, il 100% del materiale di risulta prodotto dagli scavi è stato recuperato e riutilizzato in opere di costruzioni stradali ed edili, previa verifica da parte di laboratori specializzati per l’assenza di sostanze inquinanti. Questo approccio ha minimizzato il conferimento in discarica.
Le macchine utilizzate da Trevi per gli scavi, provenienti dalla Divisione Soilmec del Gruppo Trevi, fanno parte della linea Blue-tech e sono state progettate con l’obiettivo di ridurre i consumi, le emissioni di CO2 e il rumore.
L’Arena delle Olimpiadi 2026 Milano-Cortina a Santa Giulia è stata progettata dall’architetto David Chipperfield e da Arup, uno dei leader mondiali nel campo della progettazione di opere ingegneristiche e di design. Per citare alcuni progetti del gruppo britannico, troviamo il Bosco Verticale di Milano e il Centre Pompidou di Parigi.
Parlando di cantieri illustri, ricordiamo che il gruppo Trevi, nella sua divisione Trevi Arabian Soil Contractor, è impegnato attualmente nelle opere permanenti di fondazione per il progetto avveniristico “The Line”, in Arabia Saudita.
Per realizzare queste fondazioni, Trevi ha impiegato attrezzature Soilmec di alta gamma, considerando i grandi diametri dei pali (da 1.5 a 2.5 metri) e le notevoli profondità di scavo (fino a 70 metri dal piano di lavoro). Attualmente, sono in uso le attrezzature Soilmec SR-90 e SR-100, con l’intenzione di utilizzare a breve le SR-115/SR-125 e SR-135.
Il cantiere impiega attualmente circa 150 persone, ma si prevede che questo numero aumenterà a 250 una volta che sarà pienamente operativo.
“The Line” è un ambizioso progetto che ospiterà nove milioni di abitanti e sarà composto da comunità disposte lungo una linea retta di 170 chilometri, che attraverserà deserti e montagne, spostando l’infrastruttura e l’alta velocità nel sottosuolo per creare spazi verdi e percorsi pedonali sopra terra, dimostrando l’approccio all’avanguardia di Trevi anche in progetti futuristici di questa portata.