Al centro della scena del Bauma 2025, Komatsu presenta il nuovo escavatore idraulico PC7000-11E, una macchina di grande calibro destinata al settore estrattivo – cave e miniere – che coniuga la forza della tradizione ingegneristica giapponese con l’evoluzione tecnologica della trazione elettrica. La configurazione con retroescavatore e la benna da 44 m³ attestano una volta di più l’impegno del costruttore verso soluzioni ad alta produttività e ridotto impatto ambientale per le grandi operazioni di scavo in cava e miniera.
Progettato per lavorare in perfetta sinergia con la gamma di dumper da cava Komatsu – dal modello 730E fino al possente 980E – il PC7000-11E massimizza la resa nei cicli di carico e trasporto, riducendo il numero di passaggi necessari al riempimento e aumentando così l’efficienza complessiva. Un equilibrio tra potenza e precisione che trova piena espressione nella dotazione di benne originali Komatsu, sviluppate per garantire la massima efficacia in ogni fase del ciclo di lavoro, con particolare attenzione ai contesti più impegnativi dell’escavazione primaria.
La versione elettrica della macchina rappresenta l’esito più recente di un percorso industriale avviato da Komatsu oltre quattro decenni fa, che vede oggi l’azienda vantare oltre 260 unità di escavatori idraulici a trazione elettrica in servizio nel mondo e più di 13 milioni di ore di operatività accumulate. Con il PC7000-11E, il costruttore eleva ulteriormente il paradigma di sostenibilità per il comparto mining, rispondendo alle crescenti istanze di decarbonizzazione che permeano l’industria estrattiva globale.
La scelta della trazione elettrica non si limita alla riduzione delle emissioni Scope 1, con un abbattimento stimato fino al 95% rispetto alla versione diesel, ma si traduce anche in una sensibile ottimizzazione dei costi operativi. L’assenza di gasolio e la drastica riduzione della necessità di lubrificanti e ricambi permettono una diminuzione del Total Cost of Ownership che, secondo i dati raccolti da Komatsu, può raggiungere il 50% in specifiche condizioni operative.
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Il tamburo avvolgicavo completamente automatico rappresenta un ulteriore elemento distintivo della macchina, ottimizzando la gestione del cavo di alimentazione e riducendo al minimo i tempi morti e le criticità legate alla movimentazione manuale. Una scelta progettuale che si integra con il sistema di comando elettrico semplificato, studiato per agevolare la diagnosi dei guasti e accrescere la disponibilità operativa complessiva.
Komatsu non trascura la dimensione della sicurezza e dell’ergonomia. L’accesso alla cabina è garantito da scale a 45° e da tre uscite di emergenza, a conferma della volontà di offrire all’operatore un ambiente di lavoro protetto e facilmente accessibile anche nelle condizioni più gravose tipiche dei cantieri minerari.
Con il PC7000-11E, il costruttore giapponese rafforza la propria presenza nel mercato europeo, sostenuto da una rete di filiali dirette che presidiano i principali bacini industriali del continente. Tra queste, la sede di Komatsu Italia Manufacturing S.p.A. a Este (Padova) si distingue per il ruolo strategico nella produzione di miniescavatori elettrici, dell’iconico PC138US e di un’ampia gamma di macchine utility – dalle pale compatte alle terne – confermando la capacità del Gruppo di coniugare dimensione globale e know-how locale.
Nel percorso verso una transizione energetica del settore estrattivo, Komatsu proporrà ai visitatori della fiera di Monaco di Baviera una visione che integra tecnologia, sostenibilità e produttività, offrendo all’industria delle costruzioni e mineraria europea e internazionale strumenti concreti per affrontare le sfide dei prossimi decenni.