giovedì, Aprile 25, 2024

iSeries, l’intelligenza operativa delle perforatrici Sandvik

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A livello globale, il settore estrattivo sta spostando il proprio baricentro operativo verso l’automazione delle perforatrici da roccia. La tendenza sta conquistando anche le numerose imprese che operano nell’area subsahariana. Vanessa Hardy, business line manager della divisione Surface Drills di Sandvik Mining and Rock Solutions, conferma un interesse che comprende l’Africa del Sud, con un incremento di diffusione delle perforatrici Sandvik.

“Le opzioni di comando a distanza migliorano il comfort e la sicurezza dell’operatore – conferma la Hardy – La gamma Sandvik Mining and Rock Solutions, sotto questo profilo, offre un alto livello di flessibilità, consentendo ai clienti di selezionare il livello di automazione più adatto alle loro operazioni. Anche nel caso preferenziale di un operatore ancora presente in cabina, le perforatrici di ultima generazione prevedono la dotazione di vari pulsanti one-touch per migliorare prestazioni e precisione di intervento”.

Le funzioni automatiche riferite alle perforatrici da roccia Sandvik oggi includono la capacità dell’attrezzatura di livellarsi prima dell’intervento, di portare automaticamente la perforatrice in posizione di perforazione e di autoallestirne l’equipaggiamento. La tecnologia di bordo consente inoltre all’operatore di impostare, memorizzare e richiamare i piani operativi e le tecniche adottate per le diverse applicazioni di perforazione, con una combinazione predefinita di rotazioni, pressioni e altre variabili che possono essere implementate automaticamente premendo un solo pulsante.

L’AutoMine Surface Drilling è un sistema di automazione per operazioni autonome e da remoto che comprende l’applicazione su un’ampia gamma di perforatrici da roccia Sandvik iSeries (come il modello diffuso Leopard DI650i). “Abbiamo fatto della sicurezza, dell’efficienza e della produttività le principali aree di interesse della nostra gamma iSeries di perforatrici intelligenti, a vantaggio della riduzione dei costi operativi – conferma Vanessa Hardy – Le nostre tecnologie di automazione hanno anche aperto le porte al lavoro a distanza, con l’operatore che può controllare comodamente l’impianto di perforazione da una postazione opportuna o da una sala di controllo lontano dal sito di estrazione”. Sensori e impostazioni automatiche opportune proteggono inoltre la macchina da picchi di pressione, riducendo il Total Cost Ownership e le necessità di manutenzione.

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