Repetita juvant, soprattutto se si tratta del successo straordinario di Comacchio alla fiera più importante del mondo. La 33ma edizione del Bauma si è conclusa il 30 ottobre scorso, lasciando una scia di cometa luminosa sulla strada del mercato prossimo venturo per il costruttore veneto. Al centro dell’attenzione, in particolare, la nuova eGEO 405, una macchina per sondaggi geognostici totalmente elettrica. Questo progetto segna un cambio decisivo rispetto alle già molteplici soluzioni a motorizzazione elettrica proposte da Comacchio, basate sull’utilizzo di motori trifase collegati alla rete elettrica. L’alimentazione della eGEO 405 viene infatti fornita da un pacco batterie installato a bordo macchina, che la svincola dalla necessità di essere collegata ad un cavo di potenza. I limiti legati alla durata delle batterie vengono superati attraverso il concetto del “ciclo di lavoro continuo”, sviluppato attorno all’idea di poter garantire il funzionamento ininterrotto della macchina, in qualsiasi condizione operativa. Tra i vantaggi che la eGEO 405 offre rispetto alla “sorella” ad alimentazione diesel, oltre alla possibilità di lavorare a emissioni zero, la silenziosità, la precisione e la maggiore efficienza energetica.
Il tema della sostenibilità è stato affrontato anche grazie alla MC 15P GT, una macchina dedicata al settore della geotermia, equipaggiata con un sistema di articolazione derivato dalle macchine per micropali, che facilita il posizionamento sul foro. Compatta e potente, la MC 15P GT è dotata di un motore da 205 kW e sistema doppia testa Comacchio che offre ben 3.200 daNm di coppia sulla testa inferiore e 1.600 daNm su quella superiore. Completano l’allestimento la pompa acqua da 200 l/min e la gru idraulica istallata a bordo macchina, che agevola notevolmente le operazioni di inserimento degli scambiatori geotermici. Con la MC 15P GT Comacchio compie un ulteriore passo avanti nel percorso di ottimizzazione dei processi di perforazione per impianti geotermici, volto a garantire la massima efficacia operativa ed economicità.
Tra le maggiori attrazioni dello stand (se non altro per le sue dimensioni) la nuova CHF 900, l’ultima e la più grande delle macchine da pali Comacchio. La CHF 900 è una macchina dedicata per pali CFA ed è parte di un più ampio progetto per la realizzazione di una macchina multipurpose da 90 ton, con la quale Comacchio punta a completare la propria gamma di macchine da pali. L’allestimento esposto a Bauma prevede un mast con corsa da 26,8 m e prolunga dell’elica da 6 m, equipaggiato con un sistema a tiro in quarta che permette di realizzare pali CFA fino a 32,5 m di profondità, con eliche di lunghezza fino a 27 m. Il diametro massimo delle eliche è di 1200 mm. Particolare attenzione è stata dedicata allo sviluppo della rotary. Anche questa è frutto di un progetto dedicato per le lavorazioni CFA ed è in grado di raggiungere 256 kNm di coppia effettiva (280 kNm nominale) e una velocità di 40 rpm. Tutto questo rende la CHF 900 una macchina unica nel suo genere, che non trova equivalenti sul mercato nella stessa categoria di peso.