Parte con un grande successo di partecipazione e un livello tecnico che conferma tutto il valore ideativo dell’iniziativa. Stiamo parlando di Geofluid Academy, il progetto nato dalla collaborazione tra Piacenza Expo, ANIPA e Associazione Acque Sotterranee Scuola e For- mazione con l’obiettivo di fornire un prezioso aggiornamento agli operatori del settore, dando continuità ai programmi di supporto tecnico avviato dalla fiera di Piacenza dedicata al mondo delle perforazioni.
L’esordio è avvenuto lo scorso 8 novembre con un’intera giornata di aggiornamento professionale che ha contemplato una parte teorica svolta in aula e una parte pratica svolta all’esterno del Centro Congressi Piacenza Expo. “Per il futuro, prevediamo di avviare collaborazioni con altre associazione ed enti rappresentativi del settore – hanno annunciato gli organizzatori di Geofluid Academy – Per coprire l’intera gamma di applicazioni del comparto rappresentate dalla manifestazione, l’appuntamento avrà una cadenza biennale. Le iniziative di Geofluid Academy verranno proposte infatti negli anni dispari, con uno specifico momento formativo e informativo dedicato di volta in volta a distinte tematiche nell’ambito della drilling technology”.
Il progetto attuale, come si è potuto riscontrare direttamente nel corso di questo primo appuntamento, prevede di fornire un supporto teorico-pratico a carattere formativo e divulgativo agli operatori dei settori che riguardano la ricerca, l’estrazione e il trasporto dei fluidi sotterranei, indagini geognostiche e geotecniche, fondazioni speciali e perforazioni direzionali, costruzione di gallerie, analisi, monitoraggio ambientale, bonifica dei terreni, difesa del suolo e idrogeologia in generale.
Il tema del primo appuntamento di Geofluid Academy era dedicato alla “Scoperta degli impianti di perforazione e delle loro applicazioni”. In aula, agli interventi tecnici di Claudio Rossi e Stefano Chiarugi di ANIPA – sull’equipaggiamento di perforazione in rapporto alla tipologia di pozzo progettato e sulle principali tecnologie attualmente in uso – sono seguiti gli workshop specifici condotti da Andrea Dobrigna di Casagrande (perforazione geotermica con doppia testa), Federico Saporito di Fraste (perforazione a circolazione inversa: metodi, macchine e attrezzature), Livio Guzzo di Comacchio (sistemi di perforazione a doppia testa e loro utilizzo nella realizzazione di pozzi. Elementi di ottimizzazione) e Matteo Massenza (Massenza srl) su alcune applicazioni estreme per la perforazione di pozzi. Alla teoria è seguita la pratica, con dimostrazioni e prove sul campo con l’ausilio dei modelli di perforatrici più recenti dei quattro costruttori menzionati. Nello specifico, le dimostrazioni hanno riguardato il lavoro di uno scalpello tricono, la circolazione di fluido, sistemi fango, gestione residui, l’applicazione con martello fondo foro, la manovra delle aste di perforazione, tradizionale e automatica e la manovra
dei tubi di rivestimento. A conclusione della giornata, Gino Longo di ANIPA ha effettuato una disamina sull’importanza delle caratteristiche tecniche esaminate e sulla loro incidenza per la progettazione di pozzi per la direzione lavori di un cantiere di perforazione.