giovedì, Novembre 14, 2024

Icop e Cogeis in partnership per il microtunneling

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Nel settore del microtunneling una nuova tecnologia è in corso di brevetto, e porta la firma di Icop e di Cogeis. Si tratta di una soluzione in grado di percorrere pendenze fino al 22% (anche nella configurazioni a conci), contro il 4% realizzabile con le soluzioni esistenti. Questo investimento vede la sua realizzazione pratica nel progetto di rifacimento del metanodotto Recanati-Chieti, infrastruttura strategica per il trasporto di gas lungo la direttrice nord-sud del nostro Paese.

Il progetto ha come elemento chiave la costruzione del microtunnel “Pianacce” nel comune di Silvi, un’opera di estrema complessità ingegneristica e di grande rilevanza strategica per il potenziamento della rete.

Il tunnel, lungo 1389 metri, è situato in una zona caratterizzata da terreni argillosi e presenta una geometria complessa con elevate pendenze e curve plano altimetriche. Per affrontare queste sfide, Icop e Cogeis Spa, alleati in una partnership strategica, hanno implementato per la prima volta una soluzione innovativa chiamata Evolute Pipe-Jacking, una tecnologia ibrida che combina i vantaggi del Pipe-Jacking tradizionale e del segmental lining. Questa nuova tecnologia consente di superare le limitazioni delle tecniche convenzionali, offrendo flessibilità nelle escavazioni complesse e in terreni difficili, con pendenze elevate.

Il progetto, che ha una durata complessiva di circa tre anni, ha previsto circa otto mesi per la realizzazione del microtunnel. Questa soluzione tecnica avanzata, in corso di brevetto, ha già dimostrato ottimi risultati in termini di affidabilità e precisione. Grazie alla sua flessibilità, l’Evolute Pipe-Jacking rappresenta
un’innovazione nel settore delle soluzioni trenchless, rendendo possibile la realizzazione di gallerie in condizioni estreme e difficilmente gestibili con le tecnologie tradizionali.
L’investimento totale per la nuova macchina in brevetto è stato di circa 4,6 milioni di euro, in compartecipazione al 50 % da parte dei due player coinvolti.

Leggi anche: Icop verso i 120 milioni di fatturato con le commesse Eteria

“Il nostro obiettivo è affermarci sempre più come una società capace di risolvere problemi complessi di ingegneria nel sottosuolo – ha commentato Piero Petrucco, amministratore delegato della società benefit Icop – Per raggiungere questo traguardo, è fondamentale poter contare su uffici tecnici altamente qualificati e su una continua capacità di innovazione. Il nostro recente progetto di ricerca e sviluppo ne è un chiaro esempio, dimostrando la sostenibilità economica già dal suo primo impiego in cantiere. La macchina ha rappresentato un’innovazione strategica, e ha già generato un ritorno economico positivo fin dal primo utilizzo.

Ci si potrebbe chiedere se, a questo primo successo possa seguire un progetto più ampio all’interno di Icop, che preveda di adottare questa tecnologia per sviluppare macchine analoghe. A questo proposito, arriva subito il commento di Petrucco, che afferma: “Guardando al futuro, tuttavia, non riteniamo strategico avviare una produzione industriale di macchine, poiché questa attività non rientra nel nostro core business. Per ottenere i migliori risultati tecnici, è essenziale che le scelte tecnologiche siano indipendenti, e non influenzate dalle politiche interne al gruppo che si genererebbero con delle divisioni produttive. Crediamo sia invece strategico mantenere la flessibilità necessaria per adattarci, sviluppare soluzioni innovative e brevettare tecnologie che ci permettano di ottimizzare e ampliare ulteriormente la nostra capacità di affrontare progetti complessi. L’Evolute Pipe-Jacking apre nuove possibilità non solo per Icop, ma per tutto il settore delle infrastrutture, e stiamo già esplorando nuovi mercati e applicazioni per questa tecnologia”.

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