lunedì, Aprile 29, 2024

Monza e Brianza, un cantiere “no-dig” per risanare 8 km di infrastruttura fognaria

Must read

Novità in casa Massenza. Una rubrica per raccontare oltre un secolo d’eccellenza

Per un protagonista industriale, raccontarsi attraverso i fatti è la principale e più efficace forma di narrazione. Quando un nome è sinonimo di storia,...

L’acquisizione dati di Seneca per l’idrofresa da record di Soilmec

Un'idrofresa di nuova concezione, in grado di realizzare diaframmi fino a 250 metri di profondità. Il risultato straordinario conseguito da Soilmec grazie al sistema...

Icop completa il microtunnel di collegamento tra il rigassificatore Snam e il porto di Ravenna

Un microtunnel lungo 1.300 metri scavato sotto il fondale marino collega il nuovo impianto di rigassificazione Snam con il porto di Ravenna. Lo ha...

L’intervento di Trevi Spa nel consolidamento del nuovo tunnel Küchelberg di Merano.

Per alleviare la città di Merano dal costante traffico di attraversamento che interessa la direttrice Merano-Bolzano tra la Val Passiria e Tirolo, il tunnel...

BrianzAcque, l’azienda pubblica che gestisce industrialmente il servizio idrico integrato nella Provincia di Monza e Brianza, ha fatto un grande passo in avanti verso la sostenibilità ambientale e il risanamento delle infrastrutture fognarie, con un progetto all’avanguardia che sposa la tecnologia “no-dig”. L’azienda ha avviato un ambizioso risanamento del collettore fognario che collega Sovico al depuratore San Rocco di Monza. Questo progetto comporta la riqualificazione di 7,6 chilometri di grosse tubazioni, senza la necessità di scavi tradizionali, e coinvolge cinque comuni.

L’operazione, che vede coinvolti i comuni di Sovico, Macherio, Biassono, Vedano al Lambro e Monza, è stata illustrata a margine di un seminario formativo sull’argomento promosso da BrianzAcque, in partnership con l’Ordine Ingegneri di Monza e Brianza e a cui ha partecipato la terza classe del liceo di scienze sperimentali “Maddalena di Canossa” di Monza.

La Sfida del “No-Dig”

La decisione di utilizzare la tecnologia “no-dig” al posto del tradizionale scavo a cielo aperto si è rivelata vincente per una serie di motivi. In primo luogo, questa metodologia riduce al minimo le manomissioni di suolo lungo la strada provinciale SP 6 Monza-Carate Brianza, una delle arterie viabilistiche più trafficate della Brianza. Inoltre, protegge il patrimonio naturale del Parco di Monza, l’oasi verde cintata più grande d’Europa, e il suo prezioso ecosistema.

Un progetto “monumentale

Questa operazione ha richiesto due anni di studio di fattibilità e di progettazione ed altrettanti di esecuzione, con un costo totale di 16 milioni di lavori. Per finanziare l’intervento, Brianzacque ha ottenuto un prestito BEI (Green Loan) per 7,72 milioni e un finanziamento di 3,5 milioni dalla Regione Lombardia. La restante parte è coperta dagli introiti delle bollette del servizio idrico integrato fornito nei 55 comuni dell’ambito di competenza di MB.

L’Innovazione del “Relining”

Nell’ambito delle varie tecnologie “no-dig”, Brianzacque ha scelto il metodo del “relining” per questo progetto. Questa tecnica permette di installare un nuovo tubo all’interno di quello esistente, utilizzando la tubazione precedente come cassero. Il nuovo tubolare, chiamato “liner,” viene impregnato di resina, inserito nel tubo ospite e fatto indurire. In questo modo, la condotta viene ricostruita dall’interno, ripristinando la sua funzionalità statica e idraulica senza la necessità di effrazioni delle superfici e smantellamento delle tubature.

“L’intervento di BrianzAcque dimostra ancora una volta l’eccellenza tecnica e la sicurezza ambientale che assicurano le trenchless technology alle utility, ai territori e ai cittadini -ha sottolineato nel corso del convegno Paolo TrombettiPresidente IATT (Italian Association for Trenchless Technology) – Se oggi vogliamo realmente centrare gli obiettivi di qualità in servizi strategici come quello idrico, allora dobbiamo fare un deciso ricorso al no dig, unica famiglia di tecnologie e processi capace di coniugare sostenibilità ambientale, sociale ed economica”.

Comunicare con la Realtà Aumentata

Per avvicinare la cittadinanza al cantiere, BrianzAcque ha fatto ricorso alla realtà aumentata. Attraverso dispositivi come smartphone o tablet, i cittadini possono interagire e immergersi in un mondo virtuale parallelo, per esplorare le informazioni relative al progetto e comprendere appieno le lavorazioni lungo l’asse stradale da Sovico a Monza.

More articles

Latest article

Novità in casa Massenza. Una rubrica per raccontare oltre un secolo d’eccellenza

Per un protagonista industriale, raccontarsi attraverso i fatti è la principale e più efficace forma di narrazione. Quando un nome è sinonimo di storia,...

L’acquisizione dati di Seneca per l’idrofresa da record di Soilmec

Un'idrofresa di nuova concezione, in grado di realizzare diaframmi fino a 250 metri di profondità. Il risultato straordinario conseguito da Soilmec grazie al sistema...

Icop completa il microtunnel di collegamento tra il rigassificatore Snam e il porto di Ravenna

Un microtunnel lungo 1.300 metri scavato sotto il fondale marino collega il nuovo impianto di rigassificazione Snam con il porto di Ravenna. Lo ha...

L’intervento di Trevi Spa nel consolidamento del nuovo tunnel Küchelberg di Merano.

Per alleviare la città di Merano dal costante traffico di attraversamento che interessa la direttrice Merano-Bolzano tra la Val Passiria e Tirolo, il tunnel...

Cece, a Intermat 2024 l’evento sul CRMA

Il CECE (Committee for European Construction Equipment) ha organizzato, in occasione di Intermat 2024, un evento dal titolo "CRMA e il contributo delle attrezzature...