Con il completamento dello scavo del tunnel Küchelberg, lungo 2,2 chilometri, si avvicina a un traguardo decisivo uno dei progetti infrastrutturali più rilevanti attualmente in corso nella Provincia autonoma di Bolzano. L’opera, concepita per migliorare la qualità della mobilità nell’area del Burgraviato – l’area attorno a Merano – permetterà di deviare parte del traffico di attraversamento dalla città, collegando direttamente Merano con la zona artigianale di Tirolo.
Il 17 aprile è stata celebrata la conclusione della perforazione della galleria, risultato di un’intensa attività di cantiere durata quattro anni. “Il risultato raggiunto non ha solo una valenza simbolica, ma ha una portata decisiva – ha dichiarato l’assessore provinciale alla Mobilità e alle infrastrutture Daniel Alfreider – La circonvallazione nord-ovest è importante per la mobilità a Merano e in tutto il Burgraviato. Garantisce una migliore qualità della vita, decongestiona il traffico e migliora i collegamenti”.
La galleria rappresenta il fulcro di un sistema di viabilità progettato per assolvere a tre funzioni fondamentali: alleggerire il traffico di transito dalla Val Passiria e da Tirolo, migliorare l’accessibilità a punti nevralgici come la stazione ferroviaria e l’ospedale di Merano, e facilitare i collegamenti tra Maia Alta e il centro città. Una volta completata, la nuova infrastruttura permetterà di raccordarsi direttamente alla MeBo, arteria principale della mobilità altoatesina.
Dal punto di vista tecnico, la realizzazione del tunnel ha richiesto uno sforzo ingegneristico e logistico di rilievo. “La costruzione di questa grande infrastruttura è molto impegnativa, ma siamo in linea con i tempi”, ha sottolineato Umberto Simone, direttore della Ripartizione Infrastrutture della Provincia. L’apertura al traffico è prevista entro la fine del 2026, contestualmente alla messa in funzione del nuovo parcheggio sotterraneo Merano Centrum Parking Spa.
I lavori all’interno della galleria si sono svolti in condizioni operative complesse, che hanno richiesto turni ininterrotti e un presidio costante delle attività. “Durante tutte le fasi lavorative abbiamo lavorato 24 ore su 24, con circa 100 lavoratori presenti in contemporanea – ha spiegato Salvatore Lanciano, ingegnere responsabile della sicurezza per le imprese di costruzione – In uno spazio così ristretto, con attrezzature pesanti come dumper e pale gommate, il rischio è elevato. Tutte le attività sono state gestite verificando meticolosamente e quotidianamente le varie lavorazioni. Il dialogo costante con i lavoratori, la fiducia e una buona dose di sorrisi hanno infine portato al successo”.
Con l’avanzamento dei lavori verso la fase impiantistica e l’allestimento delle opere complementari, la Provincia conferma la volontà di rispettare le tempistiche previste, facendo di questa galleria un nuovo riferimento per la mobilità intermodale dell’Alto Adige.
