sabato, Novembre 23, 2024

Metropolitana di Napoli, linea 1. La TBM abbatte l’ultimo diaframma. Entro il 2026 i treni arriveranno a Capodichino

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Un’opera iniziata nel 2020, segnata da un importante rallentamento, nel 2022, quando al completamento dello scavo della seconda canna mancavano poco più di 120 metri, è finalmente arrivata alla sua conclusione.

Venerdì 8 marzo scorso, la TBM adibita allo scavo meccanizzato ha abbattuto l’ultimo diaframma che separava le due gallerie tra Poggioreale e Capodichino, sancendo definitivamente la fine dei lavori di scavo e il completamente ufficiale della tratta Centro Direzionale Napoli-Capodichino della Metropolitana-Linea 1 del capoluogo campano. Presenti al momento dell’abbattimento il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi e l’assessore alle infrastrutture e mobilità Edoardo Cosenza.

Il tempismo di questa pietra miliare del progetto non poteva risultare più roseo, a portare un po’ di positività a fronte della notizia, di qualche giorno fa, del bando andato deserto per l’assegnazione dei lavori relativi alla metropolitana linea 10 (a guida autonoma).

Il progetto delle due gallerie che collegano le stazioni di Poggioreale e Capodichino aventi una lunghezza di circa mille metri ciascuna con sezione circolare di 6,80 metri, è stato realizzato dalla Metropolitana di Napoli, concessionaria per la progettazione e realizzazione della linea 1, e dalla Metropolitana Milanese. Lavori affidati per l’esecuzione al Consorzio Integra – Sinergo Spa.


I lavori di realizzazione della prima canna della galleria furono ultimati nel marzo 2021, con la TBM che venne smontata dunque a Poggioreale e trasferita quindi a Capodichino, per essere riassemblata e riprendere l’avanzamento nella seconda canna. Come accennavamo in apertura, questa fase d’intervento, iniziata a luglio del 2021, subì un arresto obbligato, in conseguenza del dissesto avvenuto nei pressi del cimitero di Poggioreale il 5 gennaio 2022. Da quel momento il cantiere di scavo dovette fermarsi sino al dicembre scorso (per quasi un anno, dunque), una volta ristabilite le condizioni per riprendere i lavori e in seguito ad approfondite disamine geologiche e geotecniche, che hanno portato alla decisione di realizzare opere di consolidamento del sottosuolo mediate iniezioni di composti in calcestruzzo per migliorare le caratteristiche geomeccaniche del terreno.

Molto positive le dichiarazioni del sindaco Manfredi, che ha commentato: “Il cantiere della metropolitana sta procedendo molto velocemente. Ci auguriamo che entro il 2026 la metro possa arrivare all’aeroporto di Capodichino. Quest’opera è frutto di una grande collaborazione istituzionale e un grande lavoro fatto da imprese qualificate: uno sforzo importante per fare in modo che Napoli si doti sempre più di un sistema di trasporti su ferro di alto livello, tipico di una grande città, che sia al servizio dei cittadini e dei tanti visitatori”.

“Quello della metropolitana è un cantiere di una complessità estrema – è il commento dell’assessore Cosenza – Oggi è un giorno importantissimo perché dopo la rottura dell’ultimo diaframma dell’ultima galleria che collega all’aeroporto si potrà procedere con le altre opere, collegando le stazioni di Centro di Direzionale e Tribunale che si aprono nel 2024, direttamente con Capodichino, rendendo l’aeroporto ancora più competitivo. Per raggiungere questo risultato c’è stata è una grande collaborazione tra imprese, vigili del fuoco e anche la magistratura dopo il grave problema che aveva bloccato l’intervento”.

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